Questo mese il magazine “Psychologies” apre il suo numero con una splendida copertina dedicata alla nostra Angelina Jolie. Sotto vi riporto una parte dell’articolo e l’intervista che trovate all’interno.
Trasgressiva, irascibile, provocatoria, ma anche fragile, tenera, innamorata. L’attrice americana, considerata la mamma più sexy del mondo, ha accettato di confessare a Psychologies i suoi “lati deboli”...
"Sono gelosa, ma non me ne vergogno. Ogni volta che amo divento un po’ possessiva, credo sia una naturale conseguenza dei sentimenti forti...”
Punto di vista
Io e il corpo Angelina ha 13 tatuaggi, tra cui una croce nera sull’inguine dove ha fatto incidere una scritta in latino Quod me nutrix, me destruit, cioè “ciò che mi nutre, mi distrugge”. “Raccontano tutti un pezzo importante della mia storia”, rivela. Per tenersi in forma, invece, ama le arti marziali. “Sono l’ideale anche per i bambini: insegnano la disciplina e la perseveranza”.
Io e la paura “Il mio timore più grande è che possa succedere qualcosa di terribile ai miei figli”, confessa. “Girare Changeling, che racconta la storia di una madre il cui bambino viene rapito, violentato e ucciso, non è stato facile. Appena ho letto la sceneggiatura ho detto di no. Mi sono poi convinta per la forza del personaggio, che fa di tutto per fare luce sulla scomparsa di suo figlio. È una donna molto simile alla mia vera madre”.
Io e l’impegno sociale Angelina è Godwill Ambassador del Consiglio delle Nazioni unite per i rifugiati. “È un ruolo che mi ha permesso di imparare molto, per esempio a non giudicare con superficialità gli altri”, confida. “In Sierra Leone ho visto persone nel campo dei rifugiati che, nonostante tutto, sanno prendere il meglio dalla vita e affrontano i problemi con grande dignità”
Intervista
Sei stata inserita nell’elenco delle 100 persone più influenti nel mondo dal prestigioso Time Magazine e sei stata ribattezzata l’attrice più potente del cinema mondiale nell’edizione 2009 del Guinness dei primati. Hai un compagno con cui formi una coppia di successo tanto che, per i media americani, siete un brand unico: i “Brangelina”. Si può dire che Angelina sia “anche” una donna felice?
Non è facile descrivere la felicità, dire esattamente che cosa è, quali sono i sentimenti che provi e soprattutto non si può fare alcun discorso sulla durata di questa sensazione. Certamente, come ho già dichiarato, ci sono stati momenti della mia vita in cui sono stata molto infelice. Quando ero ragazzina, per esempio, avevo un fisico esile, portavo gli occhiali e l’apparecchio per i denti. Frequentare una scuola per ricchi, avendo pochi mezzi a disposizione, mi creava disagio. Indossavo abiti di seconda mano, mia madre faceva i salti mortali perché potessi coltivare il mio talento artistico. Lei aveva dovuto abbandonare per la famiglia, io no. Dicevo a me stessa: “Ce la farai. È solo un momento di sconforto, passerà presto”. Crescendo, sono diventata più bella, tanto che a 14 anni ho firmato un contratto con la Finesse Model Management e ho cominciato a fare la modella in giro per il mondo. La felicità, nel mio caso, è stata una conquista lenta, lentissima. Ho sempre pensato che sarei stata felice il giorno che, aprendo gli occhi la mattina appena sveglia, mi sarei detta: “Quanto sono fortunata”. Ora mi accade quotidianamente guardando i miei figli, il mio compagno, vivendo l’esistenza semplice e piena delle gioie che mi regala la famiglia.
Parliamo della tua gelosia. A cosa attribuisci quest’ansia di essere tradita? Finora, comunque, i supposti tradimenti di Brad non sembrano aver lasciato traccia nel vostro rapporto...
Credo di essere nata con una specie di “aura”, un destino, un’inclinazione naturale a vivere emozioni forti, intense, nette. Sono una donna passionale e, talvolta, anche aggressiva. Amo gli animali e fra questi, le mie preferite sono le tigri. Ogni donna che ama mettendosi in gioco in modo assoluto diventa possessiva, tende all’integralismo amoroso. So che posso apparire bizzarra, moltissimi media hanno addirittura speculato sulla mia eccentricità arrivando a pensare che si trattasse di manovre di marketing studiate a tavolino. Non è vero, ritengo che l’amore non possa essere vissuto con una “misura” tenue, lieve, chiaro-scura. L’amore “è” possesso dell’altro e non guarda in faccia né il genere, né la condizione del partner che si sceglie. È semplicistico affermare che una donna ha paura del tradimento perché è stata abbandonata da ragazzina, o magari ha avuto rapporti difficili con i genitori. Io ho avuto un padre assente, ma una madre dolcissima. Quando è mancata il 27 gennaio 2007 stroncata da un tumore alle ovaie, ho pianto a lungo, non avevo più lacrime...
Sentimentalmente, sei considerata una donna complessa... T i sei sposata nel 96 con l’attore inglese Jonny Lee Miller e alla cerimonia eri vestita con un abito di pelle nera e una camicia bianca su cui avevi scritto con il sangue il nome di tuo marito. Nel 2000, dopo un divorzio lampo, hai impalmato Billy Bob Thornton. Matrimonio concluso nel 2003. Ora con Brad sono già partite le scommesse sul toto separazione. Ti è così difficile restare in coppia?
Al contrario, la dimensione della coppia è quella che preferisco. È la mia concezione dell’amore che può spaventare chi mi sta accanto: non ammetto compromessi, vivo un rapporto finché c’è una reale complicità sessuale e mentale con il partner. Ci sono donne che non riescono a restare sole o che hanno paura di voltare ogni volta pagina per ricominciare. Sono abituata a fare tagli drastici, se un sentimento si affievolisce, meglio interrompere subito e andare alla ricerca di un sentimento più forte. Ci sono rapporti a due che sopravvivono per noia o per “convenzione”, creando un solco di infelicità nella coppia. Un vuoto che lentamente, giorno dopo giorno, può diventare vera e propria malattia. Però, da quando sono diventata madre, in me qualcosa è cambiato...
Cosa è cambiato dentro di te dopo la nascita dei tuoi figli naturali?
Ho sei figli, i miei naturali e i bambini adottivi sono “miei” e basta. E li amo moltissimo. Sono loro che mi danno una forza grandissima per affrontare ogni giorno la vita e per impegnarmi a favore di tutti quanti hanno meno, infinitamente meno, di me. Ho visitato diversi campi profughi sparsi in tutto il mondo, ho incontrato i rifugiati afgani in Pakistan e ho dichiarato che il coraggio e la dignità di queste famiglie sono il migliore esempio di quanto può essere luminoso l’animo umano. Non smetto un giorno di testimoniare con i fatti (ai rifugiati afgani Jolie ha donato nel 2001 un milione di dollari, ndr) che si può e si deve “fare” per gli altri quanto è nelle nostre possibilità e capacità. La mia idea della vita è un eterno movimento: ci sono amori che vanno e vengono, dolori, tormenti, passioni. Noi stessi siamo soggetti a mutazioni costanti che ci spingono a cambiare strade o a fare scelte diverse da quelle che avevamo inizialmente previsto. Soltanto i figli riescono ad “ancorarmi” a una stabilità appassionata eppure armonica, compiuta. Desideravo diventare madre da sempre e non vedo alcuna differenza fra la dimensione di madre naturale e madre adottiva. I figli sono il mio elemento vitale, il loro bisogno di certezze mi ha reso una donna solida e pragmatica. Mi capita ancora di sognare (quasi un incubo) di perderne qualcuno nel buio. Mi sveglio all’improvviso e scopro che sono lì nel loro letto, basta una carezza e sono la donna più felice del mondo...
Psychologies Magazine, Maggio 2009
5 commenti:
Grazie ancora Angela50 ^_^
Per me è e rimarrà splendida in tutti gli effetti.Ciao tesorone!!tutto ok?come vanno gli studi?mammamia...un enorme bacione.
Come si può essere belle a tal punto???
Hola ciao Lukino
No problem davvero. L'ho vista per caso al supermercato :) e anche se non amo molto spendere soldi in riviste ho fatto l'eccezione per Angelina :)
ciao Drewes..prima d tutto scusami se t rispondo in ritardo..per quanto riguarda la tua richiesta mi fa molto piacere che tu me lo abbia proposto ma come vedi nel blog io nn ho affiliazioni con nessuno e preferisco non farne.. scusami:) se t va possiamo diventare reciproci "sostenitori":)
un saluto!
Lukino
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