10.11.08

"Changeling" visto da Carpineta e Caprara







Di seguito riporto degli spezzoni tratti da due importanti recensioni sul film Changeling. La prima di Emiliano Carpineta de "L'Espresso", la seconda di Valerio Caprara de "Il Mattino"



Emiliano Carpineta
“Schermo nero, rumore dei passi di qualcuno che corre disperatamente. Poi una luce a infrarossi che buca il buio della notte e tre bambini che scappano in un bosco. Lo schermo torna nero, si sente un colpo di pistola.
Inizia cosi “The Changeling”, ventottesima fatica da regista dell’instancabile Clint Eastwood. Dopo “Mystic River”, “Million dollar Baby” e “Lettere da Iwo Jima”, con questo thriller agghiacciante uscito dalla penna di Joe Michael Straczyriski, Eastwood continua impietoso ad affondare il coltello nel “cuore di tenebre” degli Stati Uniti.
Basato su un caso di cronaca che sconvolse il sistema giudiziario negli anni Venti, il film ha tra i suoi assi un’Angelina Jolie irriconoscibile - parrucca corta, cloche anni 20 e cappotto in visone - che regala la sua migliore performance dai tempi di Ragazze interrotte”.
Sono convinti gli elogi di Carpineta sia all’interpretazione di Angelina Jolie che al talento (sempre giovane) del cineasta Eastwood. Il drammatico film, per il critico dell’Espresso, è promosso!

Valerio Caprara
critico cinematografico del Mattino elogia ripetutamente la performance di Angelina, che chiama “diva dai grandi occhi e dalla grande bocca”.
Ecco la recensione di Caprara, scritta dal Festival del Cinema di Cannes 2008, dove Changeling è stato presentato in concorso. Il titolo differente (nell’articolo del critico infatti troverete citato anche un diverso titolo, The Exchange) è dovuto alla versione non definitiva presentata sulla Croisette.
«Tratto da un caso di «nera» che sconvolse la Los Angeles degli Anni Trenta, ripreso dal copione dell’ex giornalista J. Michael Straczynski, «The Exchange» («Lo scambio») ribadisce la nitidezza compositiva e la cadenza classica del cinema di Clint Eastwood.
Stavolta, però, il veterano punta forte sul personaggio-guida, una Angelina Jolie in parrucca alla maschietto, cappello a cloche e mantellina di pelliccia che effettivamente appare più credibile e motivata del solito e regge dignitosamente la sfida».
Valerio Caprara punta molto su Christine Collins, ruolo interpretato dalla Jolie, e ne sottolinea la grande forza di fronte ad un immane dramma, anche se (a suo giudizio) Changeling non raggiunge i livelli di Mystic River o Million Dollar Baby, film capolavoro di Eastwood.


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